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Born in 1962 in Kapfenberg
Autodidact
Engaged in painting since 2006
Freelance artist since 2011
Numerous national and international exhibitions for example in Berlin, London, Milan, Paris, Tuscany, Venice.
Publications (excerpt)
OverArt, special issue "Arte e Poesia" - EA Editore, Palermo (Italy)
Edition II, highlights from the studios, LDXArtodrome Gallery Berlin (Germany)
Emozioni Cromatiche, exhibition band, Capalbio / Rome (Italy)
Gallery Cooperation
Guest artist at LDX Artodrome Gallery, Berlin / Malta / Beijing
International Award 2014 "Europe in Art"
1st Prize International Competition VirArt Gallery New York "VirArtGallery Prize 2015", 2015
1st Prize International Competition VirArt Gallery New York "VirArt Winter Open Call", 2015
2nd Prize International Competition VirArt Gallery New York "VirArt Summer Prize", 2016
Philosophy
From the variety of life arises a spontaneous artistic diversity. My artistic works should be indeed points of reflection,
but just to be able afterwards to deal easier and with new energy in all the intersections of life.
Graziano Ferrari was born in 1958 in Milan, which was going to become the metropolis where he received the incentives and tools that would be used to give shape to his art, live social events that characterized the years of his adolescence and maturity.
His artistic career has roots in social and even though today it is hard to find in his works a direct derivation, none the less they are born from the need to clarify, and to clarify, what look like "puzzles" of a society that seems to go towards which seem a chaotic future.
In recent years he has dedicated to the research of a pictorial gesture that free him from the bonds of form and that would restore the taste of paint.
From 2014 he is Chairman of the Encyclopedia of Italian Art.
Official Biography and CV
L'incontro con la fotografia digitale di Mauro Maffina è, di primo acchito, un pò sconvolgente.
Le immagini non compaiono come nella verità della fotocamera tradizionale.
Esse vogliono essere una maschera, una negazione della realtà effettuale, un viaggio quasi dell'inconscio il cui tracciato è però ben noto al Maffina. Egli sembra quasi voler giocare con la perspicacia dell'osservatore dopo che gli ha offerto solo una piccola traccia; ci pensi l'incanto superficiale che finisce per perdersi in lambiccate interpretazioni.
Senza la chiave dell'autore, o meglio senza la sua guida è un pò difficile dipanare il mistero di quelle immagini: Maffina confessa che talvolta deve preparare una propria scaletta di lettura, dato che la sua produzione ha assunto un importante ritmo di realizzo. E quando ci si avventura nel subconscio o nell' inconscio si può anche incappare in qualche vuoto, diciamo, di memoria. Comunque definirei il lavoro di Maffina "di rilievo" anche per il fattto che usa questo strumento digitale con abilità e competenza, senza perdere di vista il fine stesso e che è stato sempre anche quello dei pittori tradizionali: derivato da un mondo di immagini e offrirlo come arricchimento (non solo) visivo: sopprattutto per sviluppare comunque la creatività del nostro spirito, rendendolo sempre più vigile, ricco e attrezzato per muoversi in un mondo che premia sopprattutto i creativi ed i capaci. Però è giusto che tutto possano o debbano trarre frutto dai prodotti della cultura: e arricchirsene di conseguenza.
Brescia, Marzo 2012
Riccardo Musoni